Impianti fotovoltaici e sicurezza antincendio: la nuova linea guida dei Vigili del Fuoco
Negli ultimi anni, il numero di impianti fotovoltaici in Italia è cresciuto rapidamente, sia in ambito industriale che residenziale. Con l’aumento di sistemi ibridi e di accumulo cresce anche la necessità di garantire standard di sicurezza antincendio più elevati, in linea con l’evoluzione tecnologica e normativa.
Per questo il Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ha pubblicato la Nota n. 14030 del 1 settembre 2025, che aggiorna e sostituisce la precedente Circolare prot. n. 1324 del 7 febbraio 2012 “Linee guida per l’installazione di impianti fotovoltaici”. La nuova linea guida definisce criteri di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti fotovoltaici con particolare attenzione agli aspetti di prevenzione incendi.
Il documento si applica alle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del D.P.R. 1° agosto 2011, n. 151 (es. edifici industriali, autorimesse, depositi, scuole, ospedali, centri commerciali, strutture ricettive, uffici pubblici, impianti di produzione e trasformazione elettrica), ma rappresenta oggi una buona pratica di riferimento anche per impianti civili e residenziali non soggetti. Seguire queste indicazioni in entrambi i casi permette di ridurre i rischi legati alla corrente continua (DC), agli archi elettrici e di migliorare la sicurezza in caso di emergenza.
Campo di applicazione
Le linee guida si applicano agli impianti fotovoltaici installati in attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco (DPR 151/2011). Tuttavia, le indicazioni costituiscono buone pratiche universali per garantire sicurezza anche negli edifici civili e nelle abitazioni private.
Obiettivi principali:
Prevenire rischi di incendio e folgorazione.
Facilitare l’intervento dei Vigili del Fuoco in caso di emergenza.
Ridurre la propagazione del fuoco e i rischi legati alle correnti continue (DC) non disattivabili durante il giorno.
Punti chiave della linea guida:
Spegnimento rapido (Rapid Shutdown): necessario poter mettere in sicurezza le parti in tensione, riducendo il rischio per operatori e soccorritori.
Canaline e percorsi dei cavi DC: devono essere il più possibile esterni e ben identificabili, con materiali resistenti al fuoco e segnaletica chiara.
Quadri elettrici e sezionatori: collocati in punti accessibili e identificati con etichette antincendio.
Sistemi di monitoraggio e disconnessione automatica: consigliati anche per impianti domestici, specialmente in presenza di batterie di accumulo.
Progettazione integrata: il sistema deve essere coordinato con la struttura edilizia e le vie di fuga, evitando di ostruire lucernari, camini, evacuatori o percorsi di esodo.
Manutenzione programmata: obbligo per impianti soggetti, raccomandazione per tutti: verifica periodica di cavi, connettori e sistemi di protezione.
Buone pratiche anche per impianti residenziali
Anche se non obbligatorie, queste regole rappresentano standard di sicurezza consigliati per ogni impianto fotovoltaico:
Predisporre un punto di sezionamento esterno ben visibile.
Preferire soluzioni a bassa tensione DC o microinverter, che limitano la propagazione di archi elettrici.
Utilizzare componenti certificati e installatori qualificati.
Pianificare manutenzioni annuali con verifica termografica dei collegamenti.
Fonti e collegamenti utili
Ministero dell’Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile - Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica - Nota n. 1324 del 07/02/2025 (PDF ufficiale)
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