
CER e CACER: un’opportunità concreta per famiglie, imprese e Comuni sotto i 50.000 abitanti di accedere a contributi a fondo perduto PNRR e incentivi GSE per impianti fotovoltaici condivisi e comunitari.
Incentivi Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Autoconsumo Collettivo (CACER)
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le Configurazioni di Autoconsumo Collettivo (CACER) rappresentano una vera rivoluzione nel modo di produrre e consumare energia.
In pratica, si tratta di modelli di condivisione dell’energia rinnovabile, dove più soggetti (privati, imprese, enti pubblici, condomini) collaborano per installare impianti fotovoltaici e condividere l’energia prodotta.
Nelle CER, i partecipanti possono trovarsi anche in edifici diversi ma devono essere connessi alla stessa cabina primaria.
Nelle CACER, l’autoconsumo avviene all’interno di uno stesso edificio o complesso condominiale.
Oggi, grazie ai fondi del PNRR e agli incentivi MASE e GSE, aderire a una CER o attivare una CACER significa risparmiare, autoprodurre e contribuire alla transizione ecologica.
Cos'è una CER e una CACER?
CER (Comunità Energetica Rinnovabile): un insieme di cittadini, imprese o enti pubblici che si associano per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili a livello locale, con punti di connessione alla stessa cabina primaria.
CACER (Autoconsumo Collettivo): più utenze (es. in un condominio o edificio polifunzionale) che condividono energia prodotta da un impianto comune.
Chi può aderire?
Privati cittadini
Condomini
piccole e medie imprese
Enti locali o no profit
Cosa prevede l'incentivo?
Grazie ai fondi del PNRR (Missione 2 - Componente 2 - Investimento 1.2), il MASE ha stanziato un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per impianti fotovoltaici in comuni con meno di 50.000 abitanti.
In aggiunta, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) riconosce una tariffa incentivante sull’energia condivisa, cioè sull’energia prodotta da un impianto e autoconsumata dai membri della comunità. Questa tariffa è composta da una quota base e da una componente variabile, con importi che possono arrivare fino a 120–140 €/MWh, a seconda di:
potenza dell’impianto,
zona geografica,
tecnologia utilizzata (FV o altro),
prezzo zonale dell’energia,
soglia di autoconsumo collettivo raggiunta (> 55%).
Ad esempio, per impianti sotto i 200 kW la tariffa base è 80 €/MWh, maggiorabile fino a 40 €/MWh extra. Le regioni del Nord beneficiano di una maggiorazione di 10 €/MWh.
La tariffa è garantita per 20 anni ed è cumulabile con il contributo in conto capitale del 40%, rendendo il modello energetico condiviso ancora più conveniente rispetto al classico impianto residenziale.
Novità 2025:
Estensione dell'incentivo a tutti i comuni sotto i 50.000 abitanti (prima solo <5.000)
Possibilità di anticipo del 30% del contributo
Cumulabile con altri incentivi senza riduzioni, anche per persone fisiche
Flessibilità nei tempi di entrata in esercizio
Esempio: impianto residenziale da 6 kWp in CER
Un impianto fotovoltaico residenziale da 6,2 kWp con accumulo da 10 kWh, installato in un comune sotto i 50.000 abitanti e aderente a una CER, può beneficiare di:
Contributo PNRR: fino a 1.500 €/kW (massimale previsto per impianti < 20 kW), quindi circa 3.600 € di contributo su un costo complessivo stimato di 14.000 €
Risparmio annuo in bolletta: circa 946 €/anno
Introiti da vendita energia (RID): circa 274 €/anno
Incentivo da CER (tariffa premio GSE): tra 28 e 110 €/anno per 20 anni
📉 Payback period stimato: tra 6 e 8 anni, a seconda del tipo di incentivo scelto (PNRR o Detrazione 50%).
📌 Nota: anche se il contributo è "fino al 40%", il valore reale ottenibile dipende dal massimale ammissibile per kW, quindi in molti casi sarà inferiore al 40% del costo complessivo.
➡️ Valore generato annualmente: fino a 1.300 €/anno tra risparmi e incentivi.
MAPPA INTERATTIVA DELLE CABINE PRIMARIE
Il GSE, in collaborazione con le imprese distributrici, mette a disposizione la mappa interattiva delle aree convenzionali sottese alle cabine primarie presenti sul territorio nazionale.
Inserendo un indirizzo specifico o le coordinate geografiche, è possibile visualizzare la relativa area convenzionale e il codice di riferimento (composto da 11 cifre alfanumeriche, ad esempio “AC001E00934").
Lo strumento consente di localizzare le aree convenzionali e di verificare che i punti di connessione siano inclusi nell'area sottesa alla medesima cabina primaria.
Hai un tetto disponibile?
Possiamo aiutarti a creare o unirti a una CER nella tua zona. Seguiamo tutta la pratica: studio di fattibilità, progettazione, richiesta del contributo e installazione dell’impianto.
